Il Piano di assetto naturalistico

Il Piano d’Assetto Naturalistico è lo strumento attraverso il quale l’Ente Gestore dell’Area Protetta provvede alla tutela ed alla valorizzazione dei valori naturali, ambientali e culturali presenti
nel territorio della Riserva.
Attraverso specifiche analisi scientifiche ed una lettura unitaria del territorio si pone in essere un regolamento di gestione ed un programma d’investimenti tesi ad amministrare il territorio
in esame in un’ottica di sviluppo sostenibile ed innovativo. All’art. 12 della legge 394/91 si definisce in questo modo il Piano di Assetto Naturalistico:
“La tutela dei valori naturali ed ambientali affidata all’Ente parco è perseguita attraverso lo strumento del piano per il parco, di seguito denominato “piano”, che deve, in particolare, disciplinare i
seguenti contenuti:
a) organizzazione generale del territorio e sua articolazione in aree o parti caratterizzate da forme
differenziate di uso, godimento e tutela;
b) vincoli, destinazioni di uso pubblico o privato e norme di attuazione relative con riferimento alle
varie aree o parti del piano;
c) sistemi di accessibilità veicolare e pedonale con particolare riguardo ai percorsi, accessi e strutture
riservati ai disabili, ai portatori di handicap e agli anziani;
d) sistemi di attrezzature e servizi per la gestione e la funzione sociale del parco, musei, centri di visite, uffici informativi, aree di campeggio, attività agro-turistiche;
e) indirizzi e criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna e sull’ambiente naturale in genere.”
La formulazione del Piano d’Assetto passa attraverso una fitta concertazione con gli stakeholders in merito all’organizzazione del territorio ed al regolamento di gestione, rispettando, come
principio base, gli elementi che hanno portato all’istituzione della Riserva.
Il Borgo di Pietrasecca è inserito in un contesto ambientale dove si legge chiaramente l’impronta antropica che, nel corso di una storia plurimillenaria, ha portato all’attuale assetto paesaggistico. Di questo processo si è tenuto conto durante la formulazione del PAN.

All’atto della sua stesura il Piano si confronta con altri strumenti di pianificazione quali:
• Il Piano Regionale Paesistico;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale;
• Piano Regolatore dei Comuni interessati;
Dei suddetti piani il PAN ne recepisce le indicazioni e le previsioni, inserendole in un contesto
normativo che avrà valore sovraordinato rispetto ad essi. Il PAN, inoltre, si confronta anche con
altri Piani di gestione e governo del territorio (Piano d’Assetto Idrogeologico, Piano di Tutela
delle Acque, ecc).

 

Al link il Piano di assetto naturalistico:

Piano di Assetto Naturalistico Grotte di Pietrasecca (13.6.2013) Comune di Carsoli

 

The Naturalistic Asset Plan is the tool through which the Managing Body of the Protected Area provides for the protection and enhancement of the natural, environmental and cultural values ​​present in the territory of the Reserve.
Through specific scientific analyzes and a unitary reading of the territory, a management regulation and an investment program aimed at administering the territory are put in place
under consideration with a view to sustainable and innovative development. In art. 12 of law 394/91 the Naturalistic Asset Plan is defined in this way:
“The protection of natural and environmental values ​​entrusted to the Park Authority is pursued through the instrument of the park plan, hereinafter referred to as the” plan “, which must, in particular, regulate following contents:
a) general organization of the territory and its articulation in areas or parts characterized by shapes
differentiated terms of use, enjoyment and protection;
b) constraints, destinations for public or private use and relative implementation rules with reference to
various areas or parts of the plan;
c) vehicular and pedestrian accessibility systems with particular regard to routes, accesses and structures
reserved for the disabled, the handicapped and the elderly;
d) systems of equipment and services for the management and social function of the park, museums, visitor centers, information offices, camping areas, agro-tourism activities;
e) guidelines and criteria for interventions on flora, fauna and the natural environment in general. ”
The formulation of the Management Plan goes through a close consultation with the stakeholders regarding the organization of the territory and the management regulations, respecting, as
basic principle, the elements that led to the establishment of the Reserve.
The Borgo di Pietrasecca is placed in an environmental context where one can clearly read the anthropic footprint that, over the course of a thousand-year history, has led to the current landscape. This process was taken into account during the formulation of the NAP.

At the time of its drafting, the Plan is confronted with other planning tools such as:
• The Regional Landscape Plan;
• Provincial Territorial Coordination Plan;
• Town Plan of the Municipalities concerned;
The NAP incorporates the indications and forecasts of the aforementioned plans, placing them in a context
normative that will have a superordinate value with respect to them. Furthermore, the NAP is also confronted with
other land management and governance plans (hydrogeological planning plan, protection plan
of the Waters, etc.).

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