14 Marzo è la giornata nazionale del paesaggio, la Riserva c’è

CARSOLI – Oggi  14 marzo 2024  si celebra la Giornata nazionale del Paesaggio istituita dal Ministero della Cultura con l’obiettivo sensibilizzare i cittadini sulle tematiche legate al paesaggio, attraverso attività sull’intero territorio nazionale. Istituita dal Ministero della cultura  nel 2016 con l’obiettivo “di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati”.

La scelta di dedicare il 14 marzo a questo tema non intende essere puramente celebrativa ma assume concretezza, strutturandosi intorno all’organizzazione e promozione, in particolare da parte dei luoghi della cultura e degli uffici centrali e periferici su impulso della Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero, di eventi distribuiti su tutto il territorio nazionale, che dimostrano le mille sfaccettature del paesaggio, i diversi approcci possibili, i rapporti tra le molteplici discipline coinvolte.

“Il paesaggio è un bene di tutti – spiega il sindaco di Carsoli Velia Nazzarro  – e tutti siamo chiamati a difenderlo, ognuno può e deve fare la sua parte. In particolare la nostra riserva naturale  regala emozioni in ogni stagione, e ci spinge a fare sempre meglio. Che questa giornata sia occasione per riflettere ed agire sempre a tutela del nostro ambiente”.

“Il rispetto di ogni angolo – afferma il presidente dell’ente gestore Simone Di Natale – è un dovere di tutti, la beltà delle nostre zone, della Riserva, delle grotte è un patrimonio paesaggistico immenso da tutelare e da promuovere sempre”.

Chi tutela il paesaggio?
La tutela del patrimonio culturale, costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici (art. 2 Codice dei Beni culturali d.lgs. n. 42/2004), è affidata allo Stato dall’art. 9 della Costituzione italiana:

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

Il Codice dei Beni culturali (d.lgs. n. 42/2004) è il principale riferimento legislativo che attribuisce allo Stato – attraverso il Ministero della Cultura – e alle Regioni la funzione di garanti della tutela del paesaggio, il cui obiettivo, in collaborazione con gli altri soggetti pubblici, non è solo riconoscere, salvaguardare e, ove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime, ma anche consegnare alle generazioni future la cultura di un uso consapevole del territorio, così come promuovere un’attenta pianificazione paesaggistica. Lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché tutti i soggetti che, nell’esercizio di pubbliche funzioni, intervengono sul territorio nazionale, informano la loro attività ai principi di uso consapevole del territorio e di salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e di realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati e coerenti, rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità” (art. 131, comma 6, Codice dei Beni culturali, d.lgs n. 42/2004).

Cos’è il Paesaggio?
“Per Paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni”
(art. 131 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio d.lgs n. 42/2004).

Quando parliamo di Paesaggio ci riferiamo a quell’intreccio inscindibile tra cultura, storia e natura che caratterizza in proporzioni diverse ogni luogo.

Con il termine Ambiente, invece, privilegiamo gli aspetti ecologici e naturalistici.

In questo senso Paesaggio e Ambiente non sono sinonimi, ma sono due modi diversi di osservare, conoscere e descrivere un unico oggetto: lo spazio in cui viviamo.

L’art. 136 del codice dei Beni culturali individua gli immobili e le aree di notevole interesse pubblico da assoggettare a vincolo paesaggistico con apposito provvedimento amministrativo. La proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico è formulata, su iniziativa ministeriale, regionale o di altri enti pubblici territoriali interessati, con riferimento ai valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici espressi dai caratteri peculiari degli immobili o delle aree considerati ed alla loro valenza identitaria in rapporto al territorio in cui ricadono, e contiene proposte per le prescrizioni d’uso intese ad assicurare la conservazione dei valori espressi (art. 138 e ss Codice dei beni culturali).
In questo articolo sono indicate anche le aree sottoposte a tutela dai piani paesaggistici, che vengono redatti in collaborazione tra Ministero e Regione.
L’art. 142 individua le aree tutelate per legge ed aventi interesse paesaggistico di per sé.

Nel suo lavoro di tutela del paesaggio la Soprintendenza partecipa, di concerto con la Regione, a diversi procedimenti amministrativi:

  • partecipazione alla pianificazione paesaggistica (artt. 135 e 143 del Codice);
  • partecipazione nei procedimenti di dichiarazione di notevole interesse pubblico di iniziativa ministeriale e regionale (art. 138-141 del Codice);
  • partecipazione al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche (art. 146 del Codice);
  • partecipazione, in qualità di soggetto competente anche in coordinamento con i competenti Uffici ministeriali, nell’ambito dei procedimenti di Valutazione Ambientale Strategica e di Valutazione di Impatto Ambientale

 

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